mercoledì 9 luglio 2008

occasione persa...e il frigo rimane vuoto


Vi e' una malattia, chiamata pertosse, molto piu' frequente nei bambini che negli adulti e che puo' portare anche alla morte, attraverso il soffocamento procurato dal proprio vomito. Non mi viene nulla di meglio per fotografare cio' che e' avvenuto l'8 luglio a Roma. Ho aspettato un po' prima di postare, volevo farlo a bocce ferme, come suol dirsi. In fondo quando si getta una pietra in uno stagno melmoso, si deve aspettare che le acque si liberino dal movimento del terreno provocato dalla pietra stessa. Sono passati 3 giorni dalla manifestazione di piazza Navona. Marco Travaglio in un suo post, che altro non e' che una lettera aperta al suo Direttore de l'Unita', parla delle cose che non si possono dire in occasioni come questa. Avendolo gia' fatto lui, io, che non ne ho lo spessore, mi limito, invece, umilmente a dire le cose che secondo me NON si DOVREBBERO dire o fare:
non si dovrebbe esasperare i toni, in modo da dare l'opportunita' a chi detiene il potere dell'informazione (se e' vero, come pare e come dicono, che anche di questo tratta) di accentrare l'attenzione sugli stessi. E cosi' e' stato, invece(sic)
Non si dovrebbero toccare argomenti privi di attinenza, anche se veri, attaccando personalita' (il Papa)che con la materia della maifestazione nulla hanno a che fare. Vi e' pur sempre una percentuale di cattolici che "piuttosto" si sono detti preferire i salva processi che personaggi che assaltano da un palco il Pontefice.(sic, again)
Non era necessaria attaccare l'opposizione e la leadership di colui che ha perso le elezioni. Le ha perse. Punto. Gia' e' castigato di suo. Portare i relitti di quella sconfitta in Piazza era piu' utile che ricompattarli nella loro miserrima deriva. Ora faranno quadrato, mettendo in un angolo Tonino & c. Anche perche' in ogni suo intervento, Grillo ripete una frase: "non lo so cosa bisogna fare" (prendersi la responsabilita' e fare qualche passo vero?)
Ora, i casi sono due. O qualcuno si decide fermamente a fare politica, o fa satira. Il rimanere perennemente nel mezzo, aizzando cittadini stanchi e frustrati con questi modi e tempistiche, equivale ad indebolire il movimento che la manifestazione aveva nei suoi intenti. E se l'On. Di Pietro pensa ed e' convinto di essere uscito fortificato, da questo ''bagno di folla'', se ne faccia una ragione: in breve, proprio grazie a qei mezzi di informazione che tanto combatte, questa manifestazione, che aveva dalla sua la giusta condanna alle leggi canaglia di una parte politica, verra' ricordata solo per i video su YouTube in cui si parla delle capacita' orali di una persona e per gli inviti ad andare all'Inferno . Che poi, il citare Aristofane e Dante, caro Marco, a giustificazione della presunta satira della Guzzanti mi pare eccessivo. Non fosse per altro che la maggior parte dei presenti, nemmeno sa chi sia stato Aristofane e di Dante ha vaghi ricordi, rinfrescati piu' da Benigni che dalle proprie letture. La verita' e' una sola: in quella piazza, della satira, non se ne sentiva il bisogno, caro Marco. In quella piazza c'era aria di preoccupazione, paura per il futuro, disperazione per il presente. Ora vedo e leggo in giro, solo tanta rassegnazione. Perche', diciamocelo chiaramente: dei ''presunti' esercizi orali in questione, non frega nulla a nessuno o almeno non in questi termini (diciamo che ha dato idea di quanto tenga e valuti importanti alcuni Ministeri, il che e' peggio). Frega, fregava, che Una (quella, proprio quella, sempre quella) carica dello Stato facesse una forzatura tirandone in ballo altre tre (cariche, ovvio, che forzature ne fara' anche di piu'). Fregava che in un processo in cui, per stessa ammissione del teste, si evince la costante tendenza alla corruzione da parte di chi deve governarci, non si sia ancora giunti a conclusione dopo anni. Frega, fregava, che una parte politica (a caso, ma che ha perso le le ultime elezioni, per non fare nomi) in un mandato e mezzo (che nessuno lo dice, ma il mortadella ha vinto 2 volte su due, se non e' segnale di quanto eravamo gia' disperati allora!!) non ha fatto una legge sul conflitto di interessi, non ha modificato le materie di giustizia ad personam gia' in atto con i precedenti governi Silvio I e II, non ha posto argini in caso di sconfitta al ritorno del regime Berlusconiano. Quindi, caro On. Di Pietro, ex collega di governo di Mastellaguardasigillidicasasua, pensi bene a cosa voglia dire fare politica, quella vera pero'. Meglio ancora quando si e' al potere, ben prima di quando si e'all'opposizione. Che mica e' facile sentire dire che quelli della Lega dovrebbero fare attenzione ai propri alleati, quado lei ha avuto i suoi a cui pensare, fino a sei mesi fa...sono indeciso se chiudere con un " il toro dice cornuto all'asino" oppure un " son tutti finocchi con il culo degli altri"...... ci pensero'..




la vignetta e' di Umberto

3 commenti:

V_come_vendemmia ha detto...

Bel blog, i miei complimenti e buon lavoro.

Sandro ha detto...

Secondo me l'errore è stato mettere insieme comici, giornalisti e politici in un'unica manifestazione.

Sabina Guzzanti e gli altri comici hanno un linguaggio differente rispetto a quello dei politici, era chiaro che in questo modo una informazione in malafede avrebbe avuto la possibilità di liquidare una manifestazione con migliaia di persone come un semplice ritrovo di zotici che insultano le istituzioni.

Il vero problema, a mio personalissimo avviso, è l'incapacità del PD di fare una opposizione degna di tale nome, specie ora che non c'è più nemmeno la sinistra radicale. Se siamo ridotti a sperare in Di Pietro siamo messi davvero male...

fax ha detto...

V@ grazie dei complimenti..ricambiero' la visita.
sandro@la penso come te. Con in piu' il dubbio che Di Pietro sia troppo spesso scimmiottato. Gli sento ripetere frasi gi dette da altri[comici]