lunedì 30 giugno 2008

BARATTO SI, BARATTO NO..




« Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare »
(Vito Corleone)

girati di spalle

Si tende spesso a leggere sulle pagine dei quotidiani la parola REGIME. In effetti, tra coloro che si propongono in alternativa al governo attuale, lo si fa per richiamare al periodo in cui il Fascismo cambio linea politica creando una forma di oppressione, pressoche totale e inibitoria. Da questo punto di vista si puo' partire per varie forme di disamina, piu' o meno giuste, a seconda dell'idea politica personale. Cio' che e' innegabile, invece, e' che se prendiamo invece il puro concetto astratto, allora si, siamo di fronte ad una forma di regime. Il perche' e' presto detto: "in politica un regime è una forma di governo caratterizzata dalla presenza di una personalità, di un'ideologia o di un sistema di controllo dominanti". E' questo il caso del nostro Paese oggi. Perche' vi e' una forza di governo che ha vinto le elezioni in maniera schiacciante e su questa forza basa le proprie decisioni. In fondo e' una regola naturale. Si fanno apposta le elezioni. Io vinco. Io decido. Alle prossime elezioni, gli elettori decideranno quanto bene avro' lavorato e voteranno ancora di conseguenza. Se non fosse che siamo in presenza di un problema di carattere etico. Se da un lato vi sono alcuni che affermano sia giusto permettere a chi deve governare di evitare processi, dall'altro qualcuno obbietta che chi governa non dovrebbe avere problemi giudiziari. Chi ha ragione? da opposti punti di vista direi entrambi...tre. Perche' la verita' in fondo sta nel mezzo. Il nodo principale e' che anche chi sta all'opposizione ha i suoi problemi, i suoi scheletri nell'armadio. Da qui nasce il perenne dilemma: perche' certe leggi non sono state modificate quando al governo c'erano loro,quelli che oggi urlano al regime? perche' non ne avevano l'interesse. Punto. Abbiamo eletto le stesse persone, con gli stessi pulpiti da cui esternare noiose e banali filippiche degli ultimi venti anni. A destra come a sinistra. Un paese stanco, ormai, non si informa piu', non lotta piu', se non cavalcando le varie correnti "agitatrici", siano la lega a destra o i girotondini o grillini a sinistra. Il problema e' che la politica nel nostro paese e' vecchia, attaccata alle sedie di potere da decenni. Qualcuno ha sentito piu' parlare dei volti nuovi eletti all'ultima tornata elettorale? io no..io sento sempre i soliti nomi, prima erano onorevoli, ora sono senatori, prima erano portavoce, ora sono sottosegretari. Hanno fatto carriera. Ogni persona che legge questo e altri post nella blogosfera, puo' fare un giochino: googlizzare un nome o un'azienda (o un giornale o una banca)e i rispettivi CdA e ripercorrerne la carriera. Io l'ho fatto e ne ho scoperte delle belle. O brutte... e ho deciso che non mi volto piu' dall'altra parte, non fosse per difendere le parti in ombra..


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giovedì 26 giugno 2008

financial times


Il Financial Times di oggi scrive:“Oh no, non ancora.Ancora una volta il focus di Berlusconi è sé stesso e non gli italiani.Silvio Berlusconi è in carica in Italia da 50 giorni. Guardare il suo nuovo governo in azione è un po’ come mettersi a sedere per guardare un cattivo vecchio film ancora una volta. Quando il leader di Forza Italia governò l’Italia dal 2001 al 2006, spese troppo tempo a legiferare per proteggere sé stesso dai procedimenti giudiziari e troppo poco per riformare l’economia italiana. E’ presto per dare giudizi definitivi, naturalmente. Ma l’ultima prova di governo di Berlusconi assomiglia già a un altro film dell’orrore.Ancora una volta, il settantunenne primo ministro sta spendendo molta della sua energia politica per fare leggi che lo proteggano dai pubblici ministeri italiani. Vuole fare approvare una legge che sospenderebbe per un anno molti processi per i quali è prevista una condanna inferiore ai 10 anni. Se la legge sarà approvata verrà affondato il processo previsto per l’inizio del mese prossimo nel quale Berlusconi è accusato di aver pagato 600.000 dollari al suo avvocato inglese, David Mills. L’opposizione ha soprannominato la legge: “salva premier”.Berlusconi non si ferma qui.Sta anche cercando di introdurre una legge che garantirebbe l’immunità dai processi alle principali cariche dello Stato, inclusa la sua. Una tale legge sarebbe impensabile nella maggior parte degli Stati occidentali ed è stata giudicata incostituzionale dalla Corte costituzionale quando Berlusconi cercò di introdurla nel 2004. Ora che è ritornato, Berlusconi ci prova un’altra volta.Tutto questo sarebbe di modesto interesse se Berlusconi spendesse la stessa quantità di energia per riformare la declinante economia italiana. Ma anche qui le paure stanno crescendo. L’ultima volta che ebbe il potere, uno de peggiori errori di Berlusconi fu di lasciare fuori controllo il deficit italiano e la spirale dei debiti. Ci si interroga se stiamo per rivedere la stessa situazione.Il governo Berlusconi ha introdotto una previsione finanziaria con una crescita del deficit pubblico dall’1,9% del prodotto interno lordo del 2007 al 2,5% del 2008. La crescita può essere giustificata dalla bassa crescita economica; ma non si sono ancora segnali che questo governo stia mantenendo una stretta presa sulla spesa pubblica.Per la salute dell’Italia, le cose devono migliorare da qui. Il Paese ha una delle crescite più basse nell’area dell’euro. C’è bisogno di un governo serio e responsabile per invertire il processo economico. Ieri Berlusconi ha detto che i pubblici ministeri italiani lo hanno costretto a un “Calvario” senza fine. Ma l’unico “Calvario” sofferto in questa storia è quello sopportato dall’Italia, che ha bisogno di una drammatica inversione di tendenza delle sue fortune politiche ed economiche.”

clamoroso!


Ecco il testo della telefonata tra Silvio Berlusconi (B) e Agostino Saccà (S) del 12 settembre 2007 pubblicata dal settimanale Espresso. Il Cavaliere parla del famoso blogger Ontheriverblog.

B: Punto secondo, quel pazzo di Ontheriverblog...
S: Sì.
B: Si è messo in testa che io lo odio...
S: Sì.
B: Che io ho bloccato la sua carriera artistica..
S: Ma...
B: È andato a postare delle cose pazzesche in giro... Ti chiedo questa cortesia, di fargli una telefonata...
S: Lo chiamo...
B: E di dire: guarda che e, e, e... fissare un appuntamento, non lo so, dire che c'è qualche cosa, e di dire che io ti ho tolto la tranquillità perché sono un po' di settimane che continuo a dirti: io devo farlo lavorare...
S: Va bene, lo chiamo, lo convoco...
B: Scusa, dille, sottolinea il mio ruolo attivo...
S: Va bene.
B: Perché io continuo a dirglielo, ma lui dice pensa che io gli sia di ostacolo addirittura, che è una cosa folle, io non sono mai stato di ostacolo a nessuno in vita mia in nessun campo... va bene, però è pazzo e, quindi...
S: Sì.
B: Fammi questa cortesia perché sta diventando pericoloso.
S: Va bene...

mercoledì 25 giugno 2008

Soddisfazioni personali

Oggi anziche postare qualcosa mi limito a invitarvi alla visione di un post di marco travaglio sul suo blog...parla qualche giorno dopo di un argomento trattato nel mio blog il 23 giugno .....
IMMENSA GODURIA

[nun]se po' fa...


La risposta allo slogan elettorale di Veltroni da parte di colui che ha vinto le elezioni:


- aborto clandestino
- abuso d’ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l’espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina (“pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell’immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi” – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata (“tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa” – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d’ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata

Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi.

lunedì 23 giugno 2008

camminando sulle acque


Ai divorziati, la comunione non si può dare, ripete il Papa, ma il desiderio di avvicinarsi alla mensa eucaristica li salverà comunque. Proprio ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in vacanza a Porto Rotondo, si era rivolto durante una celebrazione liturgica al vescovo locale, chiedendo quando la Chiesa avrebbe rivisto la regola che vieta ai divorziati risposati di prendere la comunione. "Presidente - rispose monsignor Sebastiano Sanguineti - lei che ha il potere può chiedere a chi è più in alto di me". (Non e' chiaro se il riferimento fosse al Papa oppure....)

Fonti vaticane confermano i timori del Santo Padre: " ....e se si comprasse il Vaticano??"

sabato 21 giugno 2008

aprite quelle finestre....


Finalmente un tratto del percorso della torcia olimpica si e' svolto nella piu' assoluta tranquillita'. Nessun attacco sconsiderato, nessun arresto, niente manganellate a difendere il sacro simbolo. Ed e' gia' la seconda volta che succede. La prima nel tratto che conduceva sul monte Everest. La seconda addirittura a Lhasa, capitale del Tibet. Come ci sono riusciti? Chiudendo i negozi, vietando ai cittadini di uscire in strada, sbarrando le finestre, impiegando i soldati e permettendo l'ingresso ai soli possessori di pass (un centinaio). Cosi' si fa..e senza nemmeo bisogno di subdoli decreti. Grande esempio di democrazia. Impariamo dalla Cina che si e' evoluta. Altro che mangiare i bambini. Negarne la nascita costa meno.. Contemporaneamente la casa automobilistica italiana per eccellenza fa diramare un comunicato stampa per scusarsi con la Cina di aver fatto una pubblicita'

venerdì 20 giugno 2008

Suonino le trombe(e anche i trombati)



ROMA - "Non ci siamo, onorevole Berlusconi. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani che noi chiameremo a raccolta per un'azione di protesta e di proposta in tutto il Paese e culminerà con una grande manifestazione nazionale": Walter Veltroni annuncia così la prima azione di protesta contro l'esecutivo, durante l'assemblea nazionale del Partito democratico in cui il leader vuole illustrare la nuova rotta del Pd e la nuova linea di opposizione dopo la rottura del dialogo con la maggioranza. Veltroni parla per un'ora e venti


Mio nonno direbbe che "dopo tre fette ha capito che era polenta"...


Comunque e' un grosso passo avanti per unire la minoranza: dopo aver fatto finire la sinistra in mezzo a una strada, ora provera' a radunarla in piazza...

martedì 17 giugno 2008

dormi cucciolo, dormi..


E' ufficiale. Veltroni minaccia di rompere il dialogo con Berlusconi poiche' anziche a lui ha scritto una lettera a Schifani ....


e vennero i decreti ad minchiam...


Ad insistere c'e' il serio rischio di passare per essere di sinistra, anche a chi come me non lo e' mai stato. Ma proprio quando si pensava di aver gia' dato con i precedenti governi e le loro leggi "ad personam" si e' superato il limite: siamo arrivati alle leggi prettamente personali, meglio conosciute come "ad minchiam" traducibili nel volgarissimo ma attualissimo alla ca**o. Nemmeno piu' si cerca di nasconderle in codicini vari, all'interno di decreti legge fatti a forza di maggioranza di governo: si mettono e basta. E al diavolo la costituzione e il diritto di ogni cittadino. E' gia' finita l'era (breve) del "governeremo per il Paese": come un fiume in piena, il Premier e il suo stuolo di avvocati "liberamente" eletti, grazie ad una legge elettorale che i predecessori di sinistra non avevano saputo modificare, presi da lotte intestine sulla parita' sessuale e sulle modalita' di politica estera. Perche' i veri colpevoli sono loro, inutile negarlo. Due anni di malgoverno hanno portato a una vittoria non del centrodestra, ma di Silvio Berlusconi. E non mi venga a dire il Senatur che il voto che il mio Piemonte ha dato al suo partito serviva per il decreto salva Rete4, per questo osceno decreto sulla giustizia o per riproporre il Lodo Schifani..L'unico che non merita condanna e' proprio SB, lui e' sempre stato coerente nella sua linea. Vergogna Veltroni, preso dalla voglia di emulare Obama, Vergogna Fini, svenduto per la terza carica dello stato, Vergogna Bertinotti, finito all'inferno per l'incapacita' di leggere una situazione che andava definita dall'interno, non dall'esterno. Vergogna Prodi, che ti sei amMastellato.E Vergogna a noi, popolo italiano, incapace di reagire alle malefatte di destra o di sinistra. E che subiamo sempre..ma da domani non si sapra' piu'!!!!
.............................................FORSE...............................(CONTINUA..si spera)

venerdì 13 giugno 2008

una buona e una cattiva

La buona:

il governo si e' fermato per guardare la Nazionale di calcio pareggiare con la Romania (buffon neo ministro degli esteri ferma i Rom)







La cattiva:
e' finita la partita. Siam messi peggio di prima...


giovedì 12 giugno 2008

morti bianche


ROBERTO GIOVANNINI, La Stampa. 12/06/2008
ROMAPer chi muore lavorando si usano parole che sono stanche, dolenti, affaticate. Stillicidio, strage, ecatombe, cordoglio, rabbia, sdegno, basta, facciamo qualcosa. Parole che non «passano» il velo dell’attenzione di un’opinione pubblica che sobbalza solo un istante, prima di declassare queste morti nella lista delle cose «inevitabili», da dimenticare presto, come l’Iraq, i terremoti e gli uragani lontani, i bimbi affamati in Africa. Perché la «sicurezza» è una gran bella cosa, ma è una «rogna», è un costo per tutti. Restano i numeri, freddi e tristi come le storie di queste persone che muoiono bruciate, asfissiate, schiacciate, schiantate. Resta quel poco che si fa per consentire davvero a chi esce la mattina di casa e va al lavoro di poter tornare la sera a casa. Vivo e sano. Non ci sono riusciti in quasi 1.300, l’anno scorso, a tornare a casa. Il 2006 era stato peggiore, per il 2008 le stime parlano di almeno 500 morti a oggi. Il problema è che dal 2004 in poi non ci si smuove più da questa maledettissima «quota 1.300». Questi ultimi mesi segnati dalle stragi della ThyssenKrupp, di Porto Marghera, di Molfetta, di Mineo forse possono servire a renderci conto che non è possibile dover contare tanti morti e tanti feriti. Che non è accettabile che l’Italia - uno dei paesi più ricchi e organizzati del pianeta - debba registrare quasi un milione di incidenti l’anno (930 mila per la precisione sono quelli denunciati, chissà quanti sono quelli nascosti). Un lavoratore ucciso ogni 7 ore. Il nostro paese all’ultimo posto nella classifica dell’Europa a 15. Una strage che non si riesce a portare a dimensioni «europee» nonostante una montagna di leggi, di parole, forse di chiacchiere. Una strage di innocenti che costa 45 miliardi l’anno: soldi che non compensano morti e mutilazioni, soldi con cui si potrebbero fare una quantità di cose utili. Torino non ha certo dimenticato quella notte del 6 dicembre, quando si scatenò l’inferno alla linea 5 dello stabilimento di corso Regina Margherita. Il fuoco avvolse i corpi di sette operai, sotto gli occhi di alcuni colleghi che provarono ad aiutarli. Invano: estintori e sistemi di sicurezza non funzionavano. Nel terribile rogo, per il quale ci sono ora sei indagati (uno per omicidio volontario) morirono Antonio Schiavone, Roberto Scola, Rocco Marzo, Angelo Laurino, Rosario Rodinò, Bruno Santino e Giuseppe Demasi. Proprio in questi giorni sono in corso le trattative fra le parti per il risarcimento delle vittime, mentre il primo luglio si aprirà l’udienza preliminare. Il 18 gennaio, due operai addetti ai lavori di pulizia della stiva di una nave a Porto Marghera (Venezia) morirono asfissiati dalle esalazioni di gas. Il 6 febbraio, quattro persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, persero la vita nell’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio nel comune di Orvieto. Il 3 marzo, la mattanza di Molfetta: cinque sono le vittime delle esalazioni liberatesi durante la pulitura della cisterna di un camion. Nella cisterna morirono tre dipendenti e il titolare della «Truck center», calatisi successivamente nel tentativo di salvare i colleghi, mentre un altro lavoratore morirà in ospedale il giorno seguente. C’è ora un’indagine per omicidio colposo plurimo presso la Procura della Repubblica di Trani. Il 16 aprile a Cornate d’Adda due operai della Masterplast furono vittime dell’esplosione di un macchinario per la lavorazione della plastica: un italiano ed un cittadino del Burkina Faso. Un terzo operaio resta ferito. Adesso arriverà una Commissione d’inchiesta parlamentare. Servirà? Le altre commissioni d’indagine non sono state molto utili. Chissà a questo punto se verrà confermato il progetto del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, ovvero modificare in senso deregolamentatorio il Testo Unico sulla Sicurezza approvato dopo la strage della ThyssenKrupp. Certo è che la Confindustria di Emma Marcegaglia ha da sempre osteggiato l’apparato di sanzioni e di nuovi adempimenti per le imprese lì previsto, affermando che serve più formazione e meno repressione. Sarà bene riflettere, e ascoltare l’appello di Napolitano: servono fatti, cose concrete.

martedì 10 giugno 2008

video

pubblico 3 video..ognuno e' libero di vederli, ascoltarli o criticarli..li pubblico perche' ritengo che in Italia non ci sia una forma di opposizione a dei tentativi di deligittimare la Costituzione Italiana. Ci sono notizie che per essere conosciute e' necessario leggerle sui giornali esteri...e questa e' follia... o vorrei che fosse permesso a chiunque di parlare liberamente in televisione e non solo sul web..salvo poi pagarne le conseguenze in caso di riconosciuta malinformazione..CHIUNQUE.. anche e soprattutto Travaglio..SE non fossero veri i dati che fornisce...SE.....






C'e' immigrato e immigrata...




L'emendamento sulla prostituzione presentato dal presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, e vivacemente contestato nei giorni scorsi, viene sfilato dal decreto sulla sicurezza e ripresentato dallo stesso Berselli nel disegno di legge sulla sicurezza. Alla fine, dopo un fine settimana di polemiche e stop and go, la soluzione è una via di mezzo tra la posizione del ministro Maroni che ritiene la piaga prostituzione troppo complessa per essere affrontata nel più grande capitolo della sicurezza e quella dei relatori azzurri Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari costituzionali, e Filippo Berselli, presidente della Commissione Giustizia, che invece volevano dare un segnale importante e subito. La decisione è arrivata stamani durante un vertice di maggioranza a Palazzo Madama a cui hanno partecipato il ministro Guardasigilli Angelino Alfano, il titolare del Viminale Roberto Maroni oltre che il presidente del Senato Renato Schifani. "Abbiamo deciso di levare dal decreto - spiega Berselli- tutte le materie non strettamente pertinenti al provvedimento. Quell'emendamento sarà ripresentato nel disegno di legge sulla sicurezza perchè è giusto che finisca lo spettacolo indecente di uomini e donne nudi la sera per strada che possono essere guardati anche dai bambini e la mattina per terra rimangono i preservativi". Il testo, promette, potrebbe essere pronto ed approvato entro luglio, un tempo congruo "per definire meglio gli aspetti tecnici per combattere la prostituzione nelle strade". L'ultimo suggerimento, in ordine di tempo, è quello del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che propone le cooperative del sesso.''Riteniamo che sia necessaria una rapida approvazione del decreto legge nei contenuti che il governo ha proposto - ha rimarcato il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri - tutto il resto sarà affrontato nel successivo disegno di legge con un accordo adeguato. Le misure urgenti vanno nel decreto, gli approfondimenti nel disegno di legge''. Le ultime tre legislature, ai loro primi passi, hanno tutte messo all'ordine del giorno la questione prostituzione. Sul tavolo delle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia, nel testo del decreto, resta quindi l'aggravante della clandestinità (di reato se a commetterlo è un clandestino) prevista dall'articolo 1 e la trasformazione dei Cpt in Cie (Centri identificazione ed espulsione). Sarà "riscritto" dal governo invece l'articolo 5 relativo alla confisca degli immobili affittati a nero ai clandestini. Restano anche, come tiene a precisare Vizzini, "tutti quelli sulla lotta alle mafie, in particolare sulla confisca dei patrimoni realizzati dalla criminalità organizzata".
P.S. rimango del parere che il Ministro per le Pari Opportunita' sia persona piu' consona nel conoscere il problema, in quanto come donna piu' sensibile allo stesso...e non facciamoci distrarre da qualche foto che ormai riguarda il passato. (a me piaceva anche prima, anyway)

lunedì 9 giugno 2008

su le maniche..




Ho la vaga impressione che stiano provando a dare un colpo allo statuto dei lavoratori. Si e' tenuto, infatti, nei giorni 6 e 7 giugno, a Santa Margherita Ligure, il convegno dei Giovani Imprenditori, il cui titolo gia' di per se poteva sembrare emblematico:" Un contratto che merita"
Riporto le parole di alcuni degli ospiti principali:
Guidi, Presidente dei Giovani Imprenditori: “Il contratto dovrebbe essere sempre meno collettivo e sempre più tailor made, fatto su misura, tagliato attorno al singolo individuo”.
Marcegaglia, Presidente di Confindustria: “Porteremo, e auspichiamo che da tutte le parti ci sia, uno spirito di pragmatismo e concretezza”
Sacconi, ministro del Welfare: “Per il mondo del lavoro serve una poderosa opera di deregolamentazione”
Accidenti,mi sono perso una informazione importante: è stato superato il principio cardine dello Statuto dei Lavoratori. Si è aperta una nuova era di relazioni industriali che della contrattazione collettiva vuole fare a meno.E’ il primo passo che porta all’abrogazione dello Statuto dei Lavoratori: e noi non ce ne accorgeremo preoccupati come siamo a difendere il nostro giardino dai Rom.L’Italia ha permesso che tornasse al potere chi considera il lavoro solo un fattore produttivo da ottimizzare. Costa troppo? Si delocalizza, si rende più flessibile, oppure, meglio ancora, si ricontratta ogni biennio riposizionandolo sulla curva età/efficienza-produttività.Facile. Facilissimo se sei un imprenditore. Un po’ meno facile se provi a pensare che per lavoratore, nel proprio lavoro non c’è il profitto: c’è la vita, e la vita non si ottimizza riposizionandola su un qualche curva. Devo essere sincero: in passato, ma anche oggi, non sono mai stato tenro con i sindacati. Li ho sempre considerati dei partiti camuffati. Ma da qui a tentare di abolire la concertazione direi che ce ne passa. Siamo al paradosso: proprio come in uno di quei grafici che tanto cari stanno agli economisti, si e' partiti dal padrone che aveva tutti i diritti, per arrivare ai diritti dei lavorati, salvo poi tornare al punto di partenza..sta a vedere che tra un po' scopriremo che i veri precari sono gli industriali, non riuscendo piu' ad arrivare alla quarta settimana, mentre il resto del paese si e' fermato alla terza.
Ma che ne possono sapere la signora Guidi e la signora Marcegaglia di come si pianifica il futuro di una famiglia di operai con due figli a scuola: se non c’è il pane mangeranno le brioches...


venerdì 6 giugno 2008

governo nuovo..vizi vecchi...


Camera dei Deputati, 05 Giugno 2008.

RITA BERNARDINI (Pd). Signor Presidente, oggi - come avrà notato - noi della componente radicale del Partito Democratico non siamo intervenuti su tali questioni ma proprio in giornata abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Camera, perché è chiaro che, finché ci saremo noi e poiché siamo presenti in aula, la storia dei pianisti deve finire (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).Scommettete che finirà? Mi autodenuncio, ci autodenunciamo per aver fatto le foto ai pianisti. Infatti, vorrei capire come si fa a provare che vi sono irregolarità nelle votazioni. Fra l'altro, alla fine della scorsa legislatura, è stato approvato un ordine del giorno che, con molta chiarezza, prevedeva la necessità, per superare finalmente questo problema, di installare il dispositivo con le impronte digitali (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Credo sia ciò di cui abbiamo bisogno in quest'aula per avere votazioni regolari.
PRESIDENTE (Rocco Buttiglione). Onorevole Bernardini, mi consenta di esprimere la mia perplessità sul fatto di scattare foto in Aula. Non mi sembra che corrisponda alla tradizione di questo Parlamento e forse neppure alla dignità dell'istituzione parlamentare. Il tema, comunque, andrà affrontato nella sede propria, ossia in sede di Giunta per il Regolamento o di Conferenza dei presidenti di gruppo. Pregherei di non aprire un dibattito in Aula su tale questione.
ITALO BOCCHINO (Pdl). Chiedo di parlare per un richiamo al Regolamento.
PRESIDENTE (Rocco Buttiglione). Ne ha facoltà.
ITALO BOCCHINO (Pdl). Signor Presidente, la richiamo all'applicazione dell'articolo del Regolamento che vieta di fare foto e filmati in Aula (Applausi di deputati del gruppo Partito Democratico). Applaudono i colleghi radicali, perché da questa mattina stanno facendo fotografie in Aula per verificare i doppi voti. La collega Bernardini, quando dice: «vedrete che finirà», sta facendo una minaccia, come per dire: «noi tra poco vi denunceremo per questa ragione».Signor Presidente, lei ha il dovere di applicare il Regolamento. Non ha richiamato all'ordine chi sta scattando le foto ed è facilissimo verificarlo attraverso i commessi; non richiama all'ordine chi si autodenuncia rispetto a violazioni contemplate nel Regolamento; sta permettendo che si discuta di temi che non sono all'ordine del giorno. Pertanto, la prego ancora una volta di attenersi al Regolamento e di farci proseguire nell'esame del provvedimento all'ordine del giorno.
PRESIDENTE (Rocco Buttiglione). Onorevole Bocchino, devo correggerla su un punto. Le fotografie non sono considerate nel Regolamento. Non esiste una norma regolamentare a tal proposito, ma una regola di correttezza e una norma tradizionale. Se ciò è avvenuto invito a sospendere questa pratica e riferirò in materia alla Giunta per il Regolamento. Pertanto, invito formalmente a non scattare fotografie in Aula.
ANTONIO BORGHESI (Italia dei Valori). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
ANTONIO BORGHESI (Italia dei Valori). Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE (Rocco Buttiglione). Ne ha facoltà.
ANTONIO BORGHESI (Italia dei Valori). Signor Presidente, vorrei esprimerle la mia solidarietà per l'indegna accusa di ostruzionismo che ha ricevuto solo per aver tentato di far sì che le votazioni si svolgessero in piena regolarità. Se il collega Patarino, invece di rivolgere accuse indegne alla Presidenza, avesse girato la testa alla nostra sinistra avrebbe scoperto che nella «piccionaia» del primo settore dove sono seduti due deputati hanno votato in quattro, signor Presidente. Si vadano a verificare le votazioni!
Ovviamente in nessuna pagina dei quotidiani in edicola oggi, come ad esempio REPUBBLICA oppure il CORRIERE DELLA SERA oggi vi e' traccia di tutto cio'...

giovedì 5 giugno 2008

se son rose fioriranno, se son cachi...



Ricevo questo rilievo che in parte condivido...
“Per essere apartitico sei troppo di parte... è vero che sono loro che fanno disastri però sembra la barzelletta del... non è colpa mia... è lui che è negro”...”ma dall'altra parte vi e' il nulla..neanche riesco a scrivere qualcosa di serio..mi tocca parlare di Di Pietro per parlar di opposizione” “Questo è vero... però è molto scivoloso come giudizio... non so come farti capire... è come se ti dicessi che una persona non mi piace perché non si arrabbia abbastanza con chi fa schifo... una cosa così...non mi viene meglio adesso. Non mi pare una vera critica... incisiva e circostanziata... è giusta ma più sul piano formale che sostanziale”
In effetti potrei sembrare di parte, allora ho cercato di far mente locale e ripercorrere questi primi 52 giorni di nuovo governo. Idealmente ho messo da un lato le cose fatte e che ho apprezzato, dall'altro cio' che e' stato fatto e non mi sembra corrisponda ne a un presente, ne a un futuro roseo..e se da un lato di positivo c'e'..emh..dunque, si adesso mi viene in mente...emmh dunque..mumble mumble..vabbe' parto dalle critiche che mi verra' in mente dopo qualcosa di positivo:
ALITALIA: ci disse: no ai francesi, tanto in un amen trovo la cordata italiana, nel frattempo fatemi saltare fuori 300 milioni di euro di prestito che poi li restituisce l'acquirente.. risultato?
Nessuna cordata, un decretino semplice semplice da approvare tramite un emendamento diventa qualcosa di diverso: il prestito in questione non lo rimborsa più chi deve acquistare Alitalia, ma va a capitale sociale, cioè lo rimborsano i cittadini con le tasse, quindi lo paga lo Stato e tutti quanti noi.
Rete4: meglio sorvolare..basta dire che il consiglio di stato ha depositato le motivazioni di una sentenza che Mediaset ha giudicato sabato come una vittoria, ma che oggi risulta ben diversa (ed infatti il titolo e' sceso mica salito..). Risultato? Spetta al governo, cioè a Berlusconi padrone di Rete4, assegnare le frequenze ai legittimi proprietari, applicando la sentenza e quelle del Consiglio di Stato. E diffidano il governo dal rispondere che la concessione sarebbe scaduta nel 2005: altrimenti riconoscerebbe che fino al 2005 Europa7 aveva diritti sempre calpestati. A dicembre il Consiglio di Stato vedrà che avrà fatto il governo e quantificherà i danni subiti da Europa7 in questi 9 anni. Avvertendo fin da ora che potrebbero pure superare di mezzo miliardo i 3 richiesti da Di Stefano. E chi li dovrebbe pagare? Berlusconi?Mediaset? Per la risposta rivedere alla voce Alitalia..
ICI: anche su questo argomento ho gia' espresso la mia opinione..infatti l'Ici e' stata tolta, ma siccome ai comuni i soldini bisogna darli, dove li ha presi i soldi? Da fondi che già erano stati destinati in parte ad infrastrutture e in parte ad ancora più disperati di quelli che devono pagare l’Ici per la prima casa. Sono stati tolti dal fondo per i terremotati, dal fondo per le vittime di violenza sessuale, e al sistema delle infrastrutture della Calabria e della Sicilia per circa un miliardo(ma Lombardo non aveva fatto un alleanza per rappresentare il Mezzogiorno?). Vale a dire, tutti quanti sono capaci di dire “non ti faccio pagare le tasse, però i soldi che mi servono li vado a prendere da altre persone più disperate di te, alle vittime di molestie, alle vittime di terremoto, alle situazioni di mancanza totale di infrastrutture”, dove stiamo parlando di acquedotti, di metropolitane, della Jonica. Dove prima o poi bisognera' intervenire e a spese di chi? Vedi voce ALITALIA, vedi voce RETE4.
IMMIGRAZIONE: qui tutto e' in divenire. Bastera' pero' dire di essere entrati in Italia qualche mese fa per non andare in carcere, in quanto la legge non e' retroattiva. Ma se invece il buon Maroni riuscira' a porre le modifiche necessarie per far attuare il tutto, avremo una tale mole di lavoro nelle aule di tribunale che ci sara' da ridere. Ma in fondo questo e' il minore dei mali, visto l'amore per la Costituzione che regna in Italia oggi.
Qui ci dovremmo collegare ai tentativi (e con questi numeri , e con questa opposizione,la maggioranza ci riuscira') di mettere il bavaglio all'uso delle intercettazioni (ma che mi importa della privacy! Che mi mettano pure i telefoni sotto controllo, non ho niente da nascondere...IO), la superprocura campana, tentativi di allungare processi e prescrizioni, Forleo, De Magistris ecc ecc..
Ma ora faccio una pausa, devo pensare alle belle cose di questi primi 52 giorni..dunque iniziamo:
emmh
emmh
emmmmmmh...spetta, che ora mi viene in mente..

..la guerra delle cifre...%..$..£..€

Previsione:
scommettiamo che tra poco ricomincera' il balletto delle cifre percentuali per i gonzi?
Un esempio? facciamo finta che nel medesimo periodo di governo di sinistra i posti di lavoro, piuttosto che i voli Alitalia o qualsiasi cosa necessiti di cifre positive da esportare, siano passati da 3 a 2...e con il nuovo esecutivo torneranno ad essere 3..cosa si sara' verificato?
Che mentre nel primo caso ci sara' stato un calo del 33%, nel secondo ci sara' stato un incremento del 50%...ma sempre 3 rimane..o sbaglio? scommettiamo che succedera' presto?
domanda: ma se io ero incazato gia' con chi da tre aveva abbassato a due...con questo devo essere contento, neutrale o incazzato uguale? mah..mi sa che straparlo..o forse no..

mercoledì 4 giugno 2008

..ma pero' ankio lo' sapevo....



Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dai Cobas della scuola contro il Decreto Fioroni relativo al «recupero delle carenze scolastiche». Gli esami di recupero dei debiti scolastici, quindi si terranno nei mesi di luglio, agosto e i primi di settembre (a discrezione delle amministrazioni scolastiche). Solo in un caso gli esami di riparazione potrebbero saltare: con un nuovo decreto del ministro Maria Stella Gelmini.In particolare, scrivono i giudici della prima sezione del Consiglio di Stato presieduta da Giorgio Giovannini «non si ritiene allo stato sussistente, attese le ragioni addotte nel ricorso, il requisito del fumus boni juris; che, pertanto, l’istanza incidentale di sospensione non e' da accogliere".
In buona sostanza, tredici anni dopo la loro abolizione, gli esami di riparazione potrebbero tornare, anche se in forma diversa da quelli di un tempo. Ora, a prescindere dal fatto che non sono ben chiari i tempi e i modi (a pensar male, si fa peccato e' vero, ma spesso “ci si pija”) si corre il rischio di un mini indulto. Mi vien da pensare che quest'anno in mancanza di certezze su l'eventuale lavoro supplementare da parte degli insegnanti, si dia un bel colpo di spugna della serie “per quest'anno ti va bene, ci rivediamo a settembre, ma l'anno prossimo saro' più' severo”. Ma come avvengono i recuperi dei cosiddetti debiti oggi? (gia' chiamarli debiti e' un idea geniale, in modo da preparare i giovani a quella che sara' la loro vita futura):
Ecco come si recuperano i debiti

1° step Alla fine del primo quadrimestre (febbraio) vengono segnalati i debiti. I corsi di recupero iniziano subito per gruppi di studenti e devono durare almeno 15 ore.
Le lezioni di recupero vengono pagate a parte agli insegnanti.

2° step Alla fine del secondo quadrimestre (giugno) chi avesse ancora debiti, o chi ne avesse maturati, deve partecipare ad una seconda tranche di corsi da tenersi tra giugno e agosto.

3° step Tutti i debiti devono essere saldati entro il 31 agosto e la scuola, comunque, deve verificare l’avvenuto recupero entro l’inizio dell’anno scolastico. Chi non recupera, ripete l’anno.


Ora non vorrei sembrare arcaico, ma anche ai miei tempi alla fine del primo quadrimestre venivi
avvisato che, non migliorando alcuni giudizi, si era “a rischio”. La differenza stava nel fatto che mi dovevo arrangiare a recuperare le materie in cui mancavo. Gli insegnanti erano pagati (magari male) per farmi lavorare all'interno dell'orario scolastico. Invece ora vorrebbero che il Capo cantiere, dopo aver permesso all'operaio di bighellonare in cantiere, gli insegnasse a lavorare al di fuori dell'orario di lavoro.
E in piu' pagato. Non contenti non una volta, ben due volte(ma allora sei de coccio..). Anzi per ben due STEP.
Dopo di che se non l'hai ancora capito, caro il mio operaio pelandrone o stupidello, a consegna dei lavori , cioe' a fine anno scolastico il capo cantiere sentenzia il non raggiungimento dell'obiettivo, che verra' riprovato l'anno successivo.
Ovviamente con un altro capo cantiere/insegnante. (della serie mo' provace te')
Ci sorprendiamo che i giovani non siano pronti al mondo del lavoro.

Piccolo esempio: un diplomato geometra, finiti gli studi, passa almeno2 anni presso uno studio a far fotocopie e file negli uffici, prima di avere l'abilitazione.
Il tutto quasi gratis, ovvio.
Dopo di che, ottenuta la stessa (detto il "timbro" e gia' la dice tutta), per lavorare nel medesimo studio, spesso viene invitato ad aprir una partita iva, iscriversi a dei corsi per la legge 626 e 494 (incarichi in materia di sicurezza sui lavori) che prendera' ovviamente il ben piu' conosciuto geometra e soprattutto seguira', ma di cui avra' le responsabilita' (e non sono poche, vedi alla voce morti bianche) il novizio che dichiarera' circa diecimila euro all'anno(in pratica un impiegato mal pagato). Un impiegato professionista, insomma.

In Svizzera, gia' durante l'ultimo anno di studi, i giovani futuri professionisti, verranno mandati nei cantieri a “far cemento” retribuiti come un normale operaio, semplicemente per imparare a conoscere i materiali su cui andra' a progettare il suo e il nostro(in quanto fruitori) futuro. Ci sorprendiamo che non ci sia un'elevata qualità' generazionale, che diplomati e laureati siano
disoccupati o vadano a far lavori non adatti, ma la verita' e' che in Italia non c'è' la selezione naturale che dovrebbe esserci nel mondo del lavoro. E il paese regredisce. E quelli bravi vanno all'estero. E non ci son più' le mezze stagioni. E piove, governo ladro.....E oggi sono polemico. E non solo oggi.