sabato 31 maggio 2008

L'ombra del governo sul governo ombra

Ho dato un occhiata ai giornali, oggi come ieri e come ogni giorno faccio. La mia cartella dei preferiti contiene le home page di quasi tutti i quotidiani italiani, anche se devo ammettere che alcune nn riesco proprio a leggerle. Tant'e' che mi ero prefissato di scrivere un post sul cosiddetto “governo ombra” ma non ho trovato uno straccio di articolo o di commento o addirittura di proposta dal medesimo. Dovrei andare su qualche blog (anche nella cartella blog ci sono molti spunti)ma a quel punto dovrei mettermi a leggere Di Pietro, Travaglio o Grillo. E non era quello ne l'intento ne lo spirito del mio post. E quindi? E quindi parto da qui: e' piu' semplice commentare l'ombra del governo che il governo ombra. Ma come? Non era nato con lo scopo di fornire alternative al neo nato governo di Berlusconi & C.? Invece vedo solo lagnanze e i soliti ad insorgere contro presunte leggi ad personam, decreti fasulli ed errati e via discorrendo. Ma non era sufficente il normale lavoro di eletto in minoranza? A che serve formare un governo ombra se poi l'unico ad essere fuori dal coro e' il sindaco di Torino Chiamparino, il quale contesta il federalismo sulla falsa riga della regione Lombardia, salvo poi sentirsi dire dal governatore Formigoni: “ Chiamparino lo sa che anche Veltroni e Fassino sono daccordo?” Accidenti. L'unico che prova a fornire un'alternativa(non necessariamente giusta, precisiamo, ma non e' dei contenuti che voglio parlare) si ritrova dalla parte sbagliata dei capi. Mi sa che questa volta aveva ragione chi affermava che era inutile(il governo ombra, non avere un governo con un'opposizione). Che in fondo e' colui che si batte anche contro i decreti salva Rete4 e Autostrade, contro le leggi ad personam e altro ancora. Che in fondo puo' avere ragione o torto, ma su una cosa ha ragione: l'unica opposizione (ergo governo ombra) la sta facendo lui.

giovedì 29 maggio 2008

ooopppss avevo un pensierino simile

"Chi critica il taglio dell'Ici sulla prima casa o è in mala fede o non ha compreso che cosa è in ballo quando si parla di 'federalismo fiscale'. L'abolizione integrale dell'Ici sulla prima casa, varata dal Consiglio dei ministri a Napoli, è oggi una realtà. Unita al regime di favore della tassazione sui redditi, questa misura contribuisce a tutelare la proprietà della prima casa - bene fondamentale - sotto il profilo fiscale. I cittadini esultano e vedono il provvedimento come un atto di 'giustizia sociale'. Esso infatti riconosce il beneficio a tutti e non ad una platea limitata come il governo precedente (la cui detrazione aveva coperto solo il 40% circa delle prime case), escludendo dal beneficio ville, castelli ed immobili di grande pregio". (ragionpolitica.it, già Dipartimento Formazione Forza Italia, 25 maggio 2008).

"Il raddoppio dell'addizionale Irpef, che il Consiglio comunale voterà martedì prossimo, svuoterà ancora una volta le tasche dei cittadini: una famiglia media, con marito e moglie che lavorano entrambi e guadagnano 30 mila euro l'uno all'anno, con l'aumento dell'aliquota dallo 0,4 allo 0,8 per cento, pagherà di addizionale comunale 480 euro all'anno contro i 240 che ha finora pagato. Dopo la stangata Tarsu, adesso i palermitani dovranno fare i conti con un nuovo aumento delle imposte che colpisce soprattutto chi paga le tasse direttamente alla fonte, come i lavoratori dipendenti e i pensionati. La decisione di raddoppiare l'Irpef è stata presa due giorni fa durante un vertice di maggioranza dei consiglieri di centrodestra" (repubblica.it, Palermo, 25 maggio 2008).

"Il sindaco di Palermo Diego Cammarata - sostiene il segretario della Camera del lavoro, Maurizio Calà - aveva ritirato il provvedimento che aumentava l'Irpef prima delle ultime comunali, adesso lo ripropone. Il suo è stato dunque uno spot elettorale, ha preso in giro i cittadini. Da un lato il centrodestra toglie l'Ici, dall'altro aumenta l'Irpef". (ecodisicilia.com, Palermo, 25 maggio 2008).

martedì 27 maggio 2008

provvedi[menti]


Mi sorprenderebbe molto, non fossi per natura e professione un commerciale e conoscendo quindi le tecniche di *vendita* dei nostri governanti, il modo silenzioso con l'opinione pubblica ha accettato e somatizzato[che a volte fa rima con sodomizzato]le nuove norme in termini economici del neonato governo: ICI e detassazione degli strordinari. Mi sembra tanto palese la contraddizione di questi due concetti che mi sorge la domanda: ma siamo proprio stupidi noi(inteso come concetto allargato di cittadini), oppure siamo solo diffidenti noialtri(inteso come concetto ristretto di diffidenti a certe sparate)?Mi spiego. La politica odierna fonda gran parte della propria propaganda sul federalismo. In maniera molto piu' dura e diretta a destra, ma anche a sinistra si e' parlato molto di federalismo fiscale in campagna elettorale. Ora, finite le elezioni, si elimina, anzi si dovrebbe dire si finisce di eliminare, visto che gia' il precedente governo di centrosinistra aveva iniziato a farlo, l'ICI(Imposta Comunale sugli Immobili) che altro non era per natura che una delle poche entrate diciamo cosi' "federali"? ovvio che tutti sono contenti, soprattutto i fruitori della norma che risparmieranno tanti eurini..ma possibile che nessuno si chieda da dove salteranno fuori questi "eurini"per i comuni? Dicono dai tagli. Ma tagli di che?Di spesa pubblica? Di stipendi dei parlamentari? Di auto blu e servizi inutili?Secondo me verra' fatta un'altra tassa, che dovra' essere comunque diversa, altrimenti tanto valeva cambiarne il nome e basta. E come puo' essere diversa?Gravando su TUTTI i cittadini dei singoli comuni. Cioe' se 1000 devono entrare, abbiamo tolto mille al 60% dei cittadini, facendone rientrare altrettanti dal 100% dei cittadini. I possessori di abitazioni avranno avuto il risparmio premesso, mentre il resto avra' un esborso minimo, di cui non si accorgeranno perche' tempestati di notizie dai Telegiornali che ne distoglieranno l'attenzione(vuoi mettere Bin Laden sul K2, le future presidenziali in USA o l'arresto del 26esimo piu' pericoloso latitante mafioso)o peggio ancora la concomitanza del mese di luglio o agosto con questa tecnica. Intanto aumenta la benzina o peggio il gasolio(perche' mai il gasolio deve costare piu' della benzina, nessun ancora ha avuto il coraggio di spiegarlo)e si da la colpa al petrolio, anziche onestamente dire che e' una vera e propria speculazione,di conseguenza gas, luce, ecc. ecc...E poi l'altra innovativa uscita: la detassazione degli straordinari!!! grandioso..mi detassano se lavoro di piu'. Che letta dal bicchiere mezzo pieno e': piu' lavori, meno ti tolgo..letta dal bicchiere mezzo vuoto, se non ti tocca e' perche' lavori poco, non lo meriti il mio impegno per farti guadagnare, sei un lavativo, peggio ancora terun..gia' perche' non e' che fatto cento, mi danno tot..fatto cento(e)uno mi danno tot..semplicemente hanno introdotto una norma che dovrebbe essere norma[le]...lavori di piu', ti premio per questo..cosa c'e' di stramo? Ma chi un minimo di economia aziendale l'ha studiata o almeno letta, il che sarebbe sufficente se ogni tanto qualcuno le scrivesse sui giornali le cose, potrebbe affermare un semplice concetto: il fatturato delle imprese rallenta, i premi di produzione si assottigliano. Se c'è meno fatturato ci saranno meno straordinari, non è così? Oppure ci sarà un blocco nelle assunzioni o addirittura chiusura di aziende e trasferimenti di produzione ad altre aziende collegate. Aumento di straordinari contro diminuzione dell'occupazione. Non è così che funziona, gentile Marcegaglia(presidentessa di Confindustria, per chi legge solo la Gazza rosa)? Non è questa la logica del capitalismo, onorevole Tremonti? Persino Scalfari (sigh, che mi tocca ammettere) dice in suo editoriale su Repubblica: "Accrescere la produttività con queste misure è un marchiano errore. Accrescere la domanda, nemmeno parlarne. Quelle che certamente cresceranno saranno le disuguaglianze di trattamento. Il pubblico impiego è escluso dal provvedimento. Le donne che lavorano non fanno straordinari. Le piccole imprese e il lavoro precario sono un mondo nell'ombra con vita e logiche proprie difficilmente visibili. Quanto al lavoro degli immigrati è inutile parlarne"...su una cosa non sono dello stesso parere. Parlarne serve sempre..perche' chi ha le fette di salame sugli occhi non deve averle anche sulle orecchie...

lunedì 26 maggio 2008

fatta la legge....



Piombiamo in un incubo quando leggiamo della nuova arma decisiva per la lotta all'immigrazione clandestina, dello strumento che risolleverà le patrie sorti e libererà l'Italia dalla piaga endemica dei clandestini: il nuovo reato di immigrazione clandestina, punito da 6 mesi a 4 anni. Chi dunque è immigrato clandestinamente in Italia, secondo i nostri Solone (trattasi di un celebre legislatore dell'antichità) commette reato.Come ogni imputato, anche questo, che da adesso chiamiamo Alì Ben Mohamed, deve essere iscritto nel registro degli indagati. In verità è anche detenuto, perché Solone ha pensato di prevedere che l'immigrato clandestino deve essere obbligatoriamente arrestato. Siccome Solone ha anche pensato che Alì Ben Mohamed deve essere giudicato con rito direttissimo, nelle 48 ore il nostro viene portato in Tribunale. Per giudicarlo hanno lavorato un pm, un giudice, due segretari (uno del pm e uno del giudice), un cancelliere per l'udienza, un numero variabile di poliziotti (chi lo ha arrestato, chi ha fatto il rapporto, chi lo ha portato in carcere ecc.), la Polizia penitenziaria della scorta, un interprete e un funzionario amministrativo che gli ha liquidato il compenso che gli tocca. Tempo medio complessivo (senza considerare il lavoro di poliziotti & C) ore 2. In realtà quasi sempre il processo per direttissima non si farà; perché quel giorno di direttissime ce ne sono 15 o 20; non c'è solo l'immigrazione clandestina che prevede il rito direttissimo. Ancora si commettono reati di porto d'armi e ancora ci sono casi di direttissima per reati piuttosto gravi (per esempio traffico di droga); poi ci sono gli altri reati della Bossi-Fini che fanno concorrenza a questo nuovo arrivato. Insomma, nel 70% dei casi (ma sono ottimista) il processo sarà rinviato. A quando? Mah, da un mese a sei mesi.Ma soprattutto ci saranno un sacco di motivi per i quale in realtà Alì Ben Mohamed sarà prosciolto. Il punto è che il Codice Penale prevede una scriminante (sarebbe una causa di giustificazione): lo stato di necessità, ad esempio (art. 54 del Codice Penale). Forse Solone non lo sa, ma si tratta di una cosa che vale per tutti, anche per i clandestini. In ogni modo, anche se condannato, Alì Ben Mohamed rarissimamente resterà in carcere. E, se anche ci resta, dopo 9 mesi deve essere buttato fuori per espressa disposizione di legge (sono le norme sui termini di carcerazione preventiva, questa cosa orribile che viene sempre vituperata, tranne, pare, per Alì Ben Mohamed).Ma, e qui la cosa si fa interessante, in realtà Alì Ben Mohamed non deve stare in carcere, deve essere espulso; Solone ha deciso che il giudice, con la condanna, ordina l'espulsione. Questa cosa è bellissima; Solone proprio non sa o non ha capito niente di quello che succede.Dunque, ordine di espulsione, si avvia il procedimento amministrativo per l'espulsione di Alì Ben Mohamed. In soldoni il questore gli notifica un provvedimento che dice che lui deve andare via. Ovviamente Alì Ben Mohamed se ne frega e non va via. Resta a fare il clandestino che a questo punto ha commesso anche un altro reato, quello previsto dall'art. 14 comma 5 ter della Bossi-Fini. Sicché, quando lo prendono di nuovo, lo denunciano anche per questo nuovo reato.Anche per questo reato si fa la direttissima; e quindi si riapre tutto quello scenario descritto più sopra, un sacco di gente lavora su Alì Ben Mohamed. Qui Solone dovrebbe sapere che l'assoluzione è la norma; e non perché i giudici sono una manica di incapaci, lassisti, comunisti. Ma perché la situazione (vera, verissima) che Alì Ben Mohamed racconta è la seguente.Cari giudici io ho provato a ottemperare all'ordine di espulsione e, a mie spese, mi sono recato alla frontiera con la Spagna; però lì, quando gli ho fatto vedere l'ordine di espulsione (non i miei documenti perché io non li ho, me li hanno rubati – come si dice, se non è vera è ben trovata), mi hanno detto che non se ne parlava nemmeno e che loro non mi facevano entrare. Quindi ho provato, nell'ordine e sempre a mie spese, in Francia, in Svizzera, in Austria e in Croazia; ma anche lì mi hanno cacciato via.Alì Ben Mohamed probabilmente finirà in un Cpt (questa è bellissima, il nuovo pacchetto sicurezza contiene una norma decisiva per la lotta alla criminalità in genere e a quella degli immigrati clandestini e no in particolare: i centri di permanenza temporanea non si chiameranno più così, si chiameranno da adesso in poi Centri di identificazione ed espulsione). Magari il giudice che giudica Alì Ben Mohamed per una volta non è né incapace, né lassista né comunista, e lo condanna. Così anche qui Alì Ben Mohamed fa appello, ricorso per Cassazione e intanto gira in strada dove fa danni. Eh sì, perché siccome è clandestino e pregiudicato, non trova lavoro. Sicché cosa fa? Spaccia, probabilmente, oppure fa contrabbando di sigarette o vende cd taroccati. Tutto questo scenario, secondo il Solone di adesso, dovrebbe essere moltiplicato per 650.000. Magari 650.000 proprio no, forse 500.000, forse 400.000. Chi lo sa? Tanto la magistratura deve solo attrezzarsi e ottemperare ai suoi compiti istituzionali, senza sterili e incostituzionali lotte con il potere politico. È ridicolo solo a pensarsi, figuriamo a dirlo o a scriverlo.Cinquecentomila processi per questo nuovo reato non potrebbero mai essere fatti. È vero che non si può peggiorare un sistema penale come il nostro. È già morto del tutto. Ma, forse, non c'è motivo di essere così pessimisti. Forse non succederà niente di tutto questo. Nel testo del decreto sicurezza questo nuovo reato è previsto così: «Lo straniero che fa ingresso nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente Testo Unico (sarebbero le norme sull'immigrazione) è punito ecc.». Significa che il reato viene commesso nel momento in cui lo straniero fa ingresso nel territorio dello Stato.Siccome anche Solone sa (lo sa?) che c'è l'art. 2 del Codice Penale secondo il quale nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato; e siccome questa nuova legge non c'era (proprio perché è nuova) quando i 650.000 sono entrati; ecco che i nostri clandestini possono stare tranquilli. Loro sono entrati clandestinamente quando la cosa non era reato. Certo, possono essere espulsi, ripescati, denunciati perché non hanno obbedito all'ordine di espulsione, tutto come prima. Però per il reato di immigrazione clandestina non possono essere processati.I nuovi, quelli che entreranno dopo l'entrata in vigore della legge, questi sì, dovranno essere sottoposti a processo. E siccome non dovrebbero essere del tutto cretini, o comunque i loro difensori qualcosa gli suggeriranno, certamente ci diranno che è vero che sono clandestini, ma sono entrati nel 2007 (a fare tanto) e da allora mai nessuno li ha fermati. Speriamo che siano pochi.Ma se Solone gli immigrati non li vuole proprio, perché non se li espelle da solo con tanti bei provvedimenti amministrativi fatti da questori, prefetti, sindaci e compagnia cantante; e non lascia i magistrati in pace a fare il loro lavoro?cominciassimo a far pagare chi veramente delinque, anziche fare leggi che permettono le prescrizioni, che fanno notizia perche' [ab]usati dai nostri politici, ma che permettono anche a spacciatori, papponi e delinquenti comuni i farla franca..............

venerdì 23 maggio 2008

S.Silvio salvaci tu..

Sara' che sono ignorante. Sara' che non ho mai avuto una o piu' televisioni, se non inteso come fruitore del servizio, ma il giorno dopo la polemica sull'emendamento, che molti hanno chiamato"salva Rete4", mi sembra di essere arrivato sulla terra fresco fresco oggi, dopo un viaggio nell'universo parallelo. Dunque andiamo con ordine: il precedente governo(che era piu' ombra di quello ombra attuale di Veltroni)aveva un ministro delle Comunicazioni, Gentiloni, che non solo non ha attuato i rilievi della Commissione europea, ma si e' opposto, tappato la bocca, bendato gli occhi e turato il naso. I motivi mi sono oscuri, oggi, ma allora li identificavo in due: aveva ragione il Governo, quindi legittimamente impugnava la sentenza e tramite l'avvocatura di stato metteva in atto forme di difesa adatte(redatte in forma pressoche perfetta, visto che era stato fatto un copia incolla dal testo dei legali Mediaset,e chi meglio di loro...). Oppure non c'era nessun pericolo sull'esecutivita' delle sanzioni e Di Stefano, Grillo, Di Pietro ecc ecc erano solo dei sobillatori anti Berlusconi..Oggi leggo sui giornali che il responsabile comunicazioni del Pd Gentiloni (si sempre lui, no comment al coraggio), ha criticato duramente una norma destinata in realtà, a suo giudizio, ad "aggirare la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 31 gennaio", la pronuncia sul caso Europa 7 nella quale i giudici di Strasburgo hanno bollato come contrario al diritto comunitario il sistema di assegnazione delle frequenze in Italia. Critiche ribadite dal ministro ombra per le Comunicazioni, Giovanna Melandri, convinta che l'emendamento metta in crisi "il confronto e il dialogo stesso, perchè evidenzia la priorità agli interessi parziali, e questo è inaccettabile". Ooopss allora una sentenza c'era. E c'era l'interesse di qualcuno(la Foliero?)...ma come? E voi dal 1999 ad oggi dove eravate?(risposta ovvia: li, perche' son sempre gli stessi).
E Fedele Confalonieri, presidente Mediaset come se ne esce? L'emendamento non è "una legge ad personam", ma "una risposta all'Europa" e definisce Gentiloni "scorretto" perchè avrebbe dovuto farsi carico dei rilievi. Come dire la colpa e' tua che non ci hai pensato prima(e qui come dargli torto)..e il criceto che ho in testa, comincia a far gir sempre piu' veloci sulla ruotina..ma Gentiloni ha la ricetta: inserire la norma - resa urgente dal possibile deferimento dell'Italia, che secondo Gentiloni rischierebbe multe da 300-400 mila euro al giorno - nella prossima legge comunitaria. Ora e' chiaro. In buona sostanza:
1)Dal 1999 Rete4 ha una frequenza di cui non ha diritto.
2)Il legittimo proprietario ha chiesto i danni.
3)La sinistra ha chiuso gli occhi(ma non e' che Berlusconi sa qualcosa che noi non sappiamo e ricatta l'opposizione di cantare, chesso' qualche scalata, qualche furbata fatta insieme ai capoccia PD)dato dei criminali a coloro che sottolineavano l'accaduto, per poi accusare il Pdl della solita legge ad personam.
Ora, secondo me, visto che nel periodo in cui [non] hanno governato non hanno fatto nulla, visto che la multa e le sanzioni UE le pagheremmo noi e non Mediaset, non ci resta che sperare che Silvio IV faccia l'unica cosa buona e giusta: una vera, chiara legge che salvi Rete4 e non ci faccia spendere altri soldi..piuttosto che peggio mi tengo il piuttosto, diceva il Nonno..

giovedì 22 maggio 2008

Non perderemo tempo...

In fondo la si potrebbe anche chiamare semplicemente coerenza. Il neo premier, appena vittorioso, aveva confidato ai presenti giornalisti la volontà' di non starsene con le mani in mano:”Non perderemo tempo, il nostro paese ha bisogno da subito del nostro intervento”. Sorrisini ironici a sinistra, sorrisi gaudenti a destra...iniziamo a fare il ponte sullo stretto? Calano le tasse? Aumentano gli stipendi? No....... elimineranno il problema di Rete 4 e delle frequenze che l'Europa ci chiede di restituire al legittimo proprietario, ovvero Europa 7. Allora presto avremo sul tasto numero quattro del nostro telecomando un cambio di padrone? Allora non rischieremo, come dice quella malefica accozzaglia di comunisti e anti politici, di pagare fior di milioni di interessi e multe varie? Eeehhhmmmm....oddio. Forse e' meglio andare con ordine.
Nel 1999 è assegnata a Europa 7 la concessione per trasmettere sul territorio nazionale, che viene revocata a Rete 4. Per legge dopo SEI mesi Europa 7 dovrebbe usare le frequenze di Rete 4. Nel 2002 la Corte Costituzionale stabilisce come termine ultimo per la partenza di Europa 7 il 31.12.2003. Puntuale come un conflitto di interessi arriva il decreto Berlusconi il 23.12.2003 che proroga i termini. Il decreto deve però essere firmato dal Presidente della Repubblica Ciampi: che lo firma! Francesco di Stefano, editore di Europa 7, decide di rivolgersi al Consiglio di Stato: che gli dà ragione. Forte di questa sentenza va alla Corte di Giustizia Europea: che gli dà ragione. Nel frattempo il governo cambia e' si insedia la sinistra. Evviva!! adesso si che gliela fanno vedere loro a Fede e a Gasparri, relatore (chiamiamolo firmatario, che non me lo vedo a scrivere su frequenze tivvu'). Dopo un’accanita resistenza contro il giudizio della Corte di Giustizia Europea da parte della Commissione Europea condotta da Frattini si giunge all’udienza. Il rappresentante dell’avvocatura dello Stato Italiano si presenta per difendere Rete 4 e la legge Gasparri (è vero, non ci credete, ma è vero). L’Italia viene messa in mora dalla Commissione Europea per la legge Gasparri.Gentiloni, ministro delle Comunicazioni di nomina rutelliana, non applica la decisione della cortecostituzionaleconsigliodistatocortedigiustiziaeuropea. Anzi, va oltre, e propone un disegno di legge dai tempi lunghi e incerti che, se venisse approvato, lascerebbe le cose come stanno. Per capire gli effetti di tutto cio' tralasciamo sui vari silenzi nel corso degli anni e arriviamo all'autunno del 2007. Il 12 settembre l’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea ha bocciato la legge Gasparri e riconosciuto i diritti di Europa 7. E’ l’ultima di una serie di sentenze. Beppe grillo si e' divertito ad inserire nel suo blog un counter, in modo da seguire quanto costerebbe agli italiani questa querelle..350mila euro al giorno, in forma retroattiva a decorrere dal primo gennaio 2006....ma tutto finalmente verra' risolto dal primo Vero, Serio, Coerente intervento del neonato Governo. All'interno di un passo obbligato verso la Comunita' Europea e' stato inserito un emendamento. Il testo, voluto dal governo Prodi, è il cosiddetto salva-infrazioni, cioè una serie di norme per evitare che i 14 rilievi formulati dall'Unione europea contro la legge Gasparri sulla tv diventino multe salatissime e sanzioni definitive. Il fatto è che il Pdl ha inserito un emendamento che di fatto utilizza il decreto per riassegnare le frequenze per le trasmissioni tv con il digitale terrestre. Ed e' subito bagarre............