mercoledì 2 luglio 2008

la compro io..!!!!!


Ai primi di Marzo 2008 l'allora non ancora presidente del consiglio Berlusconi deflagro' come una bomba atomica sulla trattativa tra il governo italiano e Air France. Spinto dal patriottismo (e dalla fame di voti al Nord) fece a sportellate fino a far fuggire i francesi. Di piu'. Vinte le elezioni, ancor prima di insediarsi, obbligo il premier uscente Prodi ad emettere un prestito ponte per dilatare i tempi di agonia della compagna di bandiera italiana. Ora, premesso che il prestito, presentato come essenziale e che costera' a noi contribuenti due milioni al giorno, ci ha creato inimicizie in Commissione Europea da subito, siamo a quattro mesi di distanza a scoprire che:


  1. Non esiste nessuna cordata italiana (ma dai??), men che meno con i suoi figli quali attori (e' un puttaniere mica un pirla). Caso mai la solita banca che con il taglia e cuci, si spolpera' cio' che rimane.

  2. Appare sempre piu' chiaro che non erano a rischio le funzionalita' della compagnia e degli aeroporti italiani coinvolti (Malpensa e Fiumicino) ma soprattutto i costi esagerati ed inutili di Malpensa (ma la Lega e Formigoni ora tacciono).

  3. I circa duemila esuberi del piano francese, che avrebbero trovato soluzione con ammortizzatori sociali e incentivi, saranno secondo stime di oggi il doppio, ma potrebbero arrivare a cinque volte tanto.


Per fortuna (mi si passi la battuta)abbiamo altro a cui pensare, grazie alla mole di non-lavoro del governo ombra perche' altrimenti una formazione politica all'opposizione, che deve gestire Alitalia, Rete4, intercettazioni, Lodo Schifani, Immigrazione, Rifiuti e chi ne ha piu' ne metta, avrebbe da lavorare dieci volte in piu' di quando era al governo e col c***o che andrebbero in barca a lisciarsi i baffetti

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1 commento:

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Fax, le vignette sono sempre tutte a disposizione...
Ciao.